Interviste, Sacrabolt

Dal Friuli arrivano i Sacrabolt, specializzati nella musica dal vivo

I Sacrabolt nascono nel 2010, da 5 persone di paesi limitrofi del Friuli collinare (Nimis, Tarcento e Pradielis). Il gruppo ha luce dalle ceneri dei “Cjosui” la band in cui precedentemente militavano Fabio, Daniele e Matteo, ai quali nel 2010 si sono aggiunti Luca e Gilberto per giungere alla formazione attuale.
La loro musica è un hard rock orecchiabile e guitar oriented, con il cantato che si rifà maggiormente al grunge e al nu metal.
È recentemente uscito il loro primo album, “Litros”, registrato al Boyler Studio di Fabio Tomasino. Al di fuori del contesto specificamente musicale, si distinguono perchè bevono tantissimo.

Quando avete deciso di dedicarti alla musica e perché?
Abbiamo cominciato a suonare da adolescenti, alle scuole superiori, principalmente perchè una ragazza che piaceva a Daniele (uno dei 2 attuali chitarristi) amava il rock, e quindi per conquistarla era necessario diventare (o fingere di essere) delle rockstar. Quindi una volta che Daniele ha stabilito che gli serviva una band e che avrebbe suonato la chitarra, ha solo chiesto di imparare a suonare gli strumenti che gli mancavano agli amici. “Perchè no?” è stata l’obiezione più convinta. Da lì passare dall’amore per una adolescente all’amore per la musica il passo è stato breve, ma continuo. Camminiamo ancora adesso.

Quali sono stati i vostri primi passi nel mondo della musica?
Ci piace raccontare come i Sacrabolt siano nati dalle ceneri dei Cjosui (il gruppo di cui si parlava prima). La cosa è un po’ anomala perchè al trio originario (Daniele alla chitarra, Fabio al basso e Matteo alla batteria) si sono innestati Luca (voce) e Gilberto (chitarra aggiuntiva). L’anomalia consiste nel fatto che gli ultimi 2 sono sbucati sostanzialmente dal nulla. Luca cantava nel coro della chiesa e Gil si dilettava a fare assoli in casa. Siccome Fabio conosceva Luca e sapeva che era appassionato di rock, ha pensato di chiedergli se voleva provare a cantare con la band, visto che erano rimasti senza cantante. Poi Luca ha proposto Gilberto come seconda chitarra perchè sapeva che la sapeva suonare, anche se non aveva avuto esperienze ccon un gruppo. E’ stato divertente perchè quando abbiamo iniziato a fare i concerti in giro, tutti i musicisti della nostra piccola scena locale cascavano dal pero perchè si chiedevano da dove erano sbucati questi due individui sulla trentina.

Qual è il vostro genere musicale?
A noi piace prenderci in giro definendolo Regressive Rock, lo abbiamo chiamato così perchè una volta scherzavamo in merito al fatto che le nostre composizioni erano molto più semplici di quelle che si possono riscontrare in generi come il progressive, che spesso fanno della tecnica estrema un caposaldo. A parte gli scherzi, direi che è un hard rock strumentalmente parlando, con il cantato più affine a generi alternative, come il grunge ad esempio. Comunque ci dicono che il nostro primo album, Litros, contiene canzoni molto eterogenee fra loro, cosa che ci fa piacere.


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Quali artisti hanno influenzato la vostra scelta musicale?
Abbiamo delle preferenze musicali abbastanza diverse fra noi, cosa che ai primi tempi ha creato alcune frizioni, che poi sono state risolte bevendo molta birra tutti assieme. Comunque Gilberto di base amava principalmente la scena psichedelica, Daniele quella del rock stile anni ’80, come il glam, mentre gli altri membri erano più ascoltatori della musica dagli anni ’90 in poi, con Luca che principalmente ascoltava Nu Metal e Grunge, e Fabio e Matteo che erano un po’ più trasversali. Parlo al passato perchè inevitabilmente ci siamo influenzati a vicenda negli anni, quindi ora siamo molto più aperti mentalmente verso qualsiasi genere.

Perché avete pensato di mettere insieme una band per i live?
Principalmente è per il divertimento ai concerti che suoniamo, quindi in realtà ad oggi siamo una band live.

Che cosa ne pensate dei Talent Show?
Pensiamo che la musica non dovrebbe essere vissuta come una gara che mette in competizione i muscisiti uno contro l’altro.

Che cos’è la musica per voi?
Ahah, questa è una domanda molto difficile, com’è possibile definire la musica? E’ come quando ti si chiede “cos’è l’amore?”. Penso che amore e musica siano concetti egualmente difficili da spiegare a parole, proprio perchè alla fine muovono gli stessi interruttori interni. Quando sei innamorato pensi sempre alla stessa persona, faresti di tutto per lei, e non puoi immaginare la tua vita senza. Penso che le stesse sensazioni le provi qualsiasi musicista per la sua passione.

Descrivi il tuo singolo in 3 parole.
Catchy, romantico, toccante.

Quando prevedete di uscire con un nuovo singolo o un nuovo album?
L’album, Litros, è appena uscito (è disponibile su tutti gli store digitali dal 20 maggio), quindi penso che passerà un po’ di tempo per il prossimo. Il secondo singolo estratto da Litros è in cantiere, uscirà non appena avremo girato il video.

Abbandonereste l’Italia per vivere un’esperienza musicale all’estero?
Gli impegni e la situazione personale di alcuni membri della band rendono questa prospettiva molto difficile. E noi facciamo le cose tutti assieme, o non le facciamo.

I Sacrabolt sono su Facebook.